XIII CONGRESSO MONDIALE DELLE FAMIGLIE

A Verona, nell’auditorium del Palazzo della Gran Guardia di Piazza Bra, dal 29 al 31 marzo 2019, si svolgerà il XIII Congresso Mondiale delle Famiglie patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dalla Regione Veneto, dalla International Organization for the Family, dalla onlus Pro Vita, dalla National Organization for Marriage, da Generazione Famiglia, dal Comitato Difendiamo i Nostri Figli. Sará la diretta prosecuzione del successo delle 12 precedenti edizioni che hanno contato oltre 700 relatori, 100.000 partecipanti all’evento, oltre 15.000 esponenti politici, oltre 100 leader religiosi, 500.000 manifestanti alle marce per la famiglia. A Verona vedremo la diretta partecipazione del Vice Premier Matteo Salvini – del Ministro della Famiglia e della Disabilitá Lorenzo Fontana – del Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti – di Igor Dodon Presidente della Moldavia –  di Katalin Novak Segretario di Stato e Ministro della Famiglia ungherese –  di Padre Fortunato Di Noto e Don Aldo Bonaiuto – di Konrad Glebocki Ambasciatore polacco in Itala – di S.E. Ignazio Giuseppe III Patriarca della Chiesa Cattolica di Siria – di Theresa Okafor Presidente “Foundation for African Cultural Heritage” –  del Governatore della Regione Veneto Luca Zaia, del Sindaco di Verona Federico Sboarina e di altre alte cariche Istituzionali. Non mancheranno interventi di  numerosi parlamentari tra i quali l’on. Giorgia Meloni.

I temi trattati saranno: La bellezza del matrimonio – I diritti dei bambini –  Ecologia umana integrale – La donna nella storia – Crescita e crisi demografica – Salute e dignitá della donna – Tutela giuridica della vita e della famiglia – Politiche aziendali per la famiglia e la natalitá. Inutile dilungarmi ulteriormente perché ulteriori informazioni si avranno al seguente link: https://www.wcfverona.org/it/abaut-the-congress/ oppure inviando una E.mail a : segreteria@wcfverona.org o telefonando al n° (+39) 3774606227 anche per prenotazioni e biglietto d’ingresso.

Fatta questa lunga premessa non posso esimermi dal fare alcune considerazioni sui recenti attacchi piú o meno diretti fatti dalle lobbies LGBT anche tramite programmi televisivi apparsi su RAI 3 nei quali venivano trattati temi potenzialmente lesivi della salute psico-fisica dei bambini e dell’integritá della Famiglia Naturale costituita da un uomo e da una donna ed i loro figli. L’ideologia perversa della sinistra internazionale  che nell’intento di imporre il pensiero unico intrinseco al totalitarismo del nuovo ordine mondiale caldeggiato dall’alta finanza del globalismo, ha ormai militarizzato le lobbies LGBT nel sovversivo disegno che fu del marxismo-leninismo: distruggere la Famiglia (verbo di identità e di autoritá) per distruggere lo Stato democratico (agglomerato identitario di famiglie antropologicamente naturali).

Sperticate ed ipocrite dichiarazioni di democrazia reiterate dalle lobbies LGBT per acclarare i loro diritti sono inficiate fin nei loro postulati, atteso che, nel contempo, propugnano il totalitario assunto ideologico marxista-lenista di distruggere per sostituire: sostituire la famiglia naturale con quella artificiosa ed innaturale come la pseudo-famiglia omosessuale, ìn ottemperanza ai folli dettati della teoria Gender. Il caos socio-politico ed antropologico che ne conseguirebbe  è difficilmente commensurabile.  A tutto questo si aggiunge la palese e criminale azione di plagio sulla delicata psiche infantile evidenziata nei programmi TV di RAI 3 e nelle scuole dell’infanzia, insita nella proposizione della negazione dell’identitá di genere inconfutabile ed evidente giá all’atto della nascita, con questo alimentando o provocando psicopatologie correlate alla disforia di genere, che al contrario potrebbero essere curate e risolte con opportune terapie psicologiche. Purtroppo una consorteria cattocomunista ( se non veterocomunista) di pennivendoli e scribacchini taluni dichiaratamente sodomiti, pederasti, lesbiche, acclamati come alfieri della letteratura e astri dell’intellettualitá contemporanea, con enormi pressioni supportate del Partito Comunista  Italiano e dal Partito Radicale (…mala mens, malus animus…) nel 1981 indussero la Corte Costituzionale a cassare dal Codice Penale il reato di plagio, derubricandolo a “ circonvenzione d’incapace e/o persuasione coercitiva”. Domanda: perché le forze politiche d’ispirazione identitaria giudaico-cristiana permeate dei valori fondanti che hanno scritto la nostra Storia non lottano per  reinserire il reato di plagio nel Codice Penale? Forse perché il pensiero illiberale ed osceno che sottende gli “Standards per l’Educazione Sessuale in Europa” codificati dall’Organizzazione Mondiale della Sanitá é ormai totalmente appecoronato alle turpitudini del mondo LGBT?

Spregiudicati scienziati, da tempo, conducono ricerche  ed esperimenti sulle cellule staminali,  sul DNA  e sul genoma umano per debellare malattie invalidanti e per migliorare, dicono, la qualità della vita. In realtà dietro  a tutto questo fervore scientifico si nascondono ipocrisia e cinismo che presiedono alla visibilitá e all’ambizione personale. Non furono forse questi due elementi a caratterizzare le teorie eugenetiche e le sperimentazioni di ingegneria genetica del dott. Josef Mengele che nei laboratori nazisti di Auschwitz-Birkenau conduceva con feroce sadismo? In molti hanno raccolto il testimone della belva di Auschwitz proseguendo ricerche e sperimentazioni fino a giungere, mentore e mecenate il farisaico e surrettizio progressismo della sinistra internazionale, col tempo e di passo in passo, al concepimento per via eterologa, mediante l’utero in affitto in negazione della procreazione attiva tra uomo e donna, alla negazione dell’identitá  di genere e alla modificabilità del genere secondo capriccio, all’accettazione della teoria Gender, alle aberrazioni  LGBT e, pare, alla clonazione umana.

Il pensiero unico del nuovo ordine mondiale riesce cosí a dar vita a un sincretismo politico coniugando in un’unica realtà apparentemente distopica la follia del pensiero totalitario marxista-leninista con l’abominio culturale e scientifico del nazismo, con buona pace del declamato rifarsi alla democrazia della masnada LGBT. É facile intuire il disastro sociale, politico, antropologico che si sta delineando per l’umanitá intera ma tant’è: non c’è mai fine al male. L’invocazione ossessiva del reato di omofobia avverso chiunque dissenta o critichi le sue ostentate perversioni ne riafferma il vulnus intellettuale e morale.  Allora, per par condicio, perché non codificare il reato di eterofobia, assodate le reiterate provocazioni delle oscenità ostentate nei gay-pride, negli spettacoli teatrali e televisivi, nell’indottrinamento di minori all’omosessualitá, nella concretizzazione dei “matrimoni” tra sodomiti pederasti e lesbiche, che platealmente offendono i sentimenti e il decoro della maggioranza delle coppie eterosessuali  che si riconoscono  nei valori  morali, etici ed estetici dell’identirá giudaico-cristiana dei popoli?

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