É di questi giorni la notizia del grave malessere, si parla di ischemia celebrale, che ha colpito il Maró Massimiliano Latorre, prigioniero in India con il collega Salvatore Girone da due anni e mezzo con un’accusa assurda e strumentale ai fini elettorali di quello stato-canaglia e ricattatoria verso l’Italia in un’intricata vicenda di interessi commerciali, di corruzione, di malaffare. Non voglio qui ripercorrere la penosa odissea dei nostri due soldati, abbandonati, illusi e gabbati da quell’Italia che quella loro missione antipirateria a mandato internazionale imponeva di compiere e neppure voglio ulteriormente porre in risalto la subdola condotta di quello stato ipocrita, indegna accozzaglia di potentati, di paria, di popolazioni di intoccabili, socialmente e culturalmente sospeso tra un medio evo oscurantista, realtà tribali miserrime, modernità tecnologica elevata tanto quanto la sua indegnità morale.
Voglio invece ancora una volta evidenziare l’assoluta inadeguatezza dell’attuale nostro governo talmente appiattito sui pur importanti temi dell’economia e del lavoro da essere incapace di elaborare un piano politico in una strategia legale internazionale tesa al rimpatrio dei nostri due Maró. Al Presidente Matteo Renzi ed ai suoi accoliti, tutti pervasi da tale venalità esistenziale da far loro scordare e disconoscere il valore morale insito nel rispetto della nostra bandiera e di chi la onora e nel mondo la protegge, unicamente preme l’aver salvo lo scranno per il quale con la follia della parità di genere hanno ridotto il governo ad una identità di eunuchi.
Assistiamo ora ai discorsi ed ai propositi dei ministri Federica Mogherini (ora assurta al rango di Lady Pesc) e Roberta Pinotti ( questa giá in gita a New Delhi per far visita a Massimiliano Latorre in ospedale) ben consci della vacuità delle loro esternazioni nel surrettizio intento di acclarare all’opinione pubblica lo zelo e l’efficacia dei loro dicasteri. Di queste gite e di questi proclami ne conoscemmo giá la valenza e l’esito ottenuti dall’allegra brigata capeggiata dall’on. Pierferdinando Casini nel gennaio scorso:“ verba verba, praetereaque nihil “. Neppure la ridondante facondia del Presidente Renzi puó riabilitare l’immagine di un governo pavido nel quale politici inetti vagolano tentoni tra idee contrastanti ed alleanze sospette: il chiedere supporto a noti pregiudicati e puttanieri a dispetto di una magistratura spesso denigrata e maltrattata ma sempre “super partes” nella dignità della loro toga, denota esiguità di pensiero e propensione al meretricio.
Pur tuttavia la cosa che piú avvilisce e rattrista è dover leggere nei siti internet e su facebook commenti irrispettosi di persone che della vigliaccheria hanno fatto bandiera nella loro miseria mentale. Costoro elargiscono giudizi ed epiteti infamanti verso chi, nell’onore delle stellette, sopporta da anni i disagi di un angosciante esilio e di una ingiusta detenzione, ben sapendo che nessun nocumento ne deriverà loro perché la dignitá di chi indossa quelle divise non consente il scendere a quegli infimi livelli.
Sono gli stessi che ripetutamente dileggiano la Magistratura, i Carabinieri, i Poliziotti, e che a loro si oppongono anche con la violenza, consapevoli che leggi inique impediscono loro di usare le armi in dotazione sia pur per difendersi da aggressioni tendenzialmente omicide. Sono gli stessi che nelle manifestazioni di piazza, siano esse a fondo politico, sociale, sportivo, o semplicemente ad intento eversivo ( vedi il G:8 di Genova o i No Tav della val di Susa e innumerevoli altri ) spesso eclissati dai centri sociali, deridono, insultano, feriscono chi rappresenta la legge e lo Stato.
Io non ho il privilegio e l’onore di conoscre Massimiliano Latorre e Salvatore Girone né avró mai l’opportunitá di fare alcunché se non scrivere testimoniando la mia accorata partecipazione alla loro sventura, ma posso additare al pubblico ludibrio ( pur nel mio piccolo ) l’indegno comportamento di chi ci governa , con la sua noncuranza e dappocaggine, cosí offendendo i nostri soldati, il Tricolore, l’Italia intera. La vergogna non arrossa la faccia degli scalatori della casta politica che favoriscono l’invasione clandestina di migliaia di barbari, che sottovalutano e minimizzano il pericolo del terrorismo islamico concedendo a protervi imam la creazione di moschee ricettacolo di ottuso radicalismo preludio di tragici eventi. Hanno abbandonato e scordato in polverosi scaffali l’allarme e i moniti di Oriana Fallaci, allarme che oggi suona quanto mai sinistro e vicino alla luce delle efferatezze commesse in nome di questa nefasta dottrina. Italia multietnica e multirazziale: baggianate di sado-masochisti appecoronati nel vassallaggio all’altrettanto nefasto Vaticano che nell’amplesso interreligioso implementa il suo perverso potere; baggianate care a una sinistra che negli invasori ricerca suffragi per la sua permanenza al potere.
In tutta quest’orgia di folli burattini ondivaghi i piloti della politica catto-comunista e l’arrivismo clericale effondono fumo al fine di ottenebrare pur anche le menti di quei pochi intellettuali ancora di libero pensiero e solo di fronte ad un disgraziato evento sono loro malgrado costretti a rammentarsi di Massimiliano Latorre e di Salvatore Girone che pur nella loro sventurata vicenda tengono ancora alto il prestigio della divisa e l’onore della bandiera. Ecco allora apparire sugli schermi televisivi le facce di circostanza di presidenti e ministri, ecco i propositi e i proclami delle nuove strategie ( quali sono quelle vecchie ? sono mai esistite ? ) per riportare in patria i nostri due Maró. I piloti del sistema non conoscono vergogna, ignorano il rispetto e nell’arrogante loro suipsitá non si curano del minaccioso mormorìo che dalle dimore dell’anonima plebaglia via via, coinvolgente si diffonde.