Per chi non si fosse ancora bene reso conto dei torbidi retroscena economici e politici che caratterizzarono il governo Monti durante la sua sciagurata esistenza ( 2011-2013), con particolare riferimento al calvario imposto ai fucilieri della Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, lunedì 7 u.s. l’ex ministro degli Esteri Giulio Terzi di sant’Agata in carica fino al Marzo 2013, in un’intervista a Radio Radicale ha motivato le ( giá note ) ragioni delle sue dimissioni denunciando le trame economico-politiche che culminarono con la riconsegna dei due Maró all’India il 21.03.2013. Era cosa nota che Giulio Terzi si dimise per il suo totale disaccordo con i poteri forti della finanza che nel governo Monti la suddetta nefandezza vollero e sancirono, in dispregio all’onorabilitá delle nostre Forze armate e della nostra Bandiera ma in ossequio a quel Dio denaro per costoro mezzo e fine per ogni malversazione. Si accennò a quel tempo alla necessitá di salvaguardare i rapporti economici con l’India quasi a giustificare l’orrendo sacrificio imposto a quei due nostri soldati ed a minimizzare e nascondere la corruttela italo-indiana emersa dall’accordo di fornitura di elicotteri militari a quello Stato-canaglia e di chissà quale altro turpe mercimonio.
Giulio Terzi di Sant’Agata, fiero della sua integrità morale ed orgoglioso della sua italianità, in quell’intervista chiede senza perifrasi e tentennamenti una commissione parlamentare ed un’udienza al COPASIR onde venga fatta finalmente luce sulle pressioni e sulle responsabilitá di alcuni componenti del Governo Monti sui magistrati affinché i due Maró venissero rispediti in India. Non sottace, Giulio Terzi di Sant’Agata, il legittimo convincimento che il conseguente silenzio delle istituzioni sia stato fatto per coprire personalitá politiche e di governo conniventi nei torbidi affari ed interessi economici di innominati comprimari che, senza vergogna alcuna, sanno riciclarsi in nuove avventure politiche beffandosi della pur labile memoria degli italiani.
Cosa potrebbe raccontarci Corrado Passera ( pluriindagato da varie Procure per oscure operazioni finanziarie tra il 2004 e il 2008 con Banca Intesa della quale era Amministratore Delegato e tuttora iscritto nel registro degli indagati con la famiglia De Benedetti per le morti da amianto alla Olivetti che lo vedeva A.D. dal 1992 al 1996 e che il 5 Ottobre 2015 è stato rinviato a giudizio insieme a Carlo De Benedetti e Roberto Colaninno ) che nel governo Monti, dal 16 Novembre 2011 al 28 Aprile 2013, fu Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e che tanta parte ebbe nella vicenda Maró? Quel Corrado Passera che il 31 Gennaio 2015 fonda a Roma il partito “ ITALIA UNICA “ e che si candida a Sindaco di Milano nelle prossime elezioni del 2016? Disinvolto personaggio votato anima e corpo al Dio denaro ed al carrierismo politico. Cosa ne pensano i Milanesi?