Eravamo tutti sicuri e certi che streghe ed orchi appartenessero alle fiabe dedicate al mondo incantato e sognante dei bambini e che, pur nella loro talvolta truculenta narrazione alla fine esse celebrassero la vittoria finale del bene sul male, dell’amore sull’odio, della famiglia quale sicuro rifugio e conforto dai torti subiti nella fatica dell’esistere. Taluno paradossalmente reputava che quei malvagi e sconvolgenti personaggi fossero appartenuti ad una realtà antropica pagana finita e persa nella notte dei tempi, corrosa e disciolta nell’evolversi della conoscenza e del raziocinio nell’inarrestabile processo storico dell’umanitá: forse mai in illusione ed errore piú grande incorse l’uomo accecato dalla sua supponenza. Streghe ed orchi, per lungo tempo invisibili perché non piú dediti a tragicomici baccanali sabbatici, oggi riemergono con nuove vesti ed accattivanti sembianze tessendo le loro trame tanto piú devastanti quanto piú subdolamente declamanti il “ politicamente corretto “ . Costoro, traendo spunto dal cospicuo carniere di caccia del femminismo piú giacobino e revanscista avverso l’umano maschio, supportando le istanze spesso illegittime perché contro natura del mondo omosessuale, minano alle radici certezze, moralitá, individualità, identitá delle giovani generazioni operando sulla fragilitá dei bambini in ossequio all’ideologia GENDER, oltre tutto surrettiziamente mistificata e spacciata come contrasto al bullismo.
Giá nel mio precedente articolo “ l’identitá e i rinnegati – parte seconda “ ho tentato di illustrare metodi, finalitá, pericoli di questa nefasta e nefanda ideologia prevista e programmata nella Riforma della Buona Scuola di Matteo Renzi ma oggi, vista la scarsa conoscenza e la trascuratezza dei piú verso questo problema, riprendo l’argomento citando parole non mie ma il preambolo alla conferenza del dott. Antonio Brandi, Presidente della onlus PRO VITA, tenuta a Gravina di Puglia, che recita: –“ La parola gender è un termine inglese che in italiano vuol dire “genere” ovvero “genere maschile” e “genere femminile”, sappiamo anche che i ragazzi appartengono al “genere maschile”, mentre le ragazze al “genere femminile”. Invece la cosidetta “ideologia gender” vuole insegnare ai nostri figli (sin dalla scuola dell’infanzia) che il “genere maschile” e il “genere femminile” non sono legati al dato biologico con cui nasciamo e che ci determina e ci porta ad identificarci inequivocabilmente come “maschi” o “femmine”, ma non dipendono da esso ma sono addirittura solo due delle infinite varianti dell’orientamento sessuale che possono essere scelte indifferentemente, in base ai propri desideri o agli impulsi del momento. Questa teoria prevede, dunque, una societá di “individui che rimandano la propria identitá sessuale a future scelte” e in cui la differenza tra maschio e femmina è solo un pregiudizio culturale da abbattere……La promozione di corsi che diffondano tale “idea di genere” è esplicitamente contenuta nell’art.16 della Riforma della Buona Scuola…..” –
Appare quindi evidente ed inequivocabile che questa riforma ( che io senza esitare definisco “Riforma della Porno-Scuola “) è stata voluta per appagare le pretese dell’universo Arcigay ed Arcilesbiche che, come dimostra il prefisso “ Arci” richiamandoci alla memoria di un associazionismo vetero-comunista truce e laido, attingono dal geomostro di quella sinistra che si autodefinisce neoilluminista-progressista-riformista ma che, in realtà, va definita come oscurantista-qualunquista-disfattista e che, con folle iattanza, sciorina la turpitudine di quel mondo arcobaleno. In quel mondo si agitano scompostamente streghe ed orchi affannosamente protesi a rubare ai bambini l’innocenza e i sogni, agli adolescenti la coscienza della propria identitá biologica, precipitandoli tutti nel caos di psiche contorte ed incerte. L’illecito penale del plagio, aggravato perché a danno di bambini ed adolescenti, chiaramente criminale ancorché abrogato dalla dissennata politica di sinistra, è totalmente ignorato dalla magistratura che ben si guarda di contraddire il governo ed indagare le tante scuole di ogni grado che alla ideologia gender hanno spalancato le porte, violentando con il lavaggio del cervello la psiche dei minori. Cosí nel baccanale sabbatico di streghe ed orchi, pederasti osceni e turpi e laide lesbiche, snaturate e deviate Erinni, rigonfio il collo di stridule voci, attendono all’educazione alla formazione ed all’acculturamento dei nostri figli.
Ignoro quale pena possa venir erogata a chi si rende responsabile degli incommensurabili danni psicofisici arrecati alle nuove generazioni per compiacere agli Arcigay e alle Arcilesbiche, ma so per certo che nei secoli bui della nostra storia ( secoli che parrebbero reiterarsi ) il rogo purificava la societá da streghe ed orchi: personalmente mi accontenterei di molto meno, bastandomi la macchina del dott. Joseph-Ignace Guilliton.
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