Il senso di sconforto che mi coglie all’ascolto delle piú stravaganti e deprimenti esternazioni di alcuni personaggi dell’area intellettuale (?), giornalisti, scrittori o cineasti che siano, del mondo radical-chic benestante-salottiero, intervistati in alcuni talk-show televisivi sui temi della omosessualitá, si trasforma in rabbia allorché si palesa evidente la manipolazione e l’orientamento della notizia e dei contenuti in un’ottica falsa, demagogica ed opportunista. Il tutto nella bulimica smania dell’apparire e del compiacere all’oligarchia al potere, buttando alle ortiche logica, decenza, scienza, salvaguardia e rispetto delle generazioni future, ma nell’osservanza del folle assioma del politicamente corretto. Ecco allora l’ex parlamentare vetero-comunista ( ora parlamentare nel gruppo Centro Democratico in appoggio al PD ) e presidente onorario dell’ArciGay Franco Grillini condividere e supportare le distorte argomentazioni del (o della) transgender Luxuria, attivista LGBT (al secolo Wladimiro Guadagno ex parlamentare di Rifondazione Comunista) che con incredibile disinvolta faccia tosta e disgustosa arroganza nega l’esistenza dell’ ideologia gender, pur messa di fronte ai libercoli pro-Gay editi dall’UNAR e distribuiti nelle scuole a partire da quelle per l’infanzia, con l’avallo del Dipartimento Delle Pari Opportunitá alla dipendenza del Consiglio dei Ministri.
Il fatto che questi equivoci e discutibili personaggi abbiano spazio televisivo, stigmatizza il grado di decadenza intellettuale e morale nel quale è piombata la societá italiana afflosciata nel Nirvana di un effimero benessere e dimentica dei sacrifici e del sangue dei padri per donarlo. L’esaltazione della teoria gender ha spinto taluni immondi personaggi a sfilare per le vie cittadine in coppie omosessuali di varia omologazione, pressoché nude nell’esibizione di atteggiamenti laidi e di corpi spesso flaccidi e sfatti ma sempre caratterizzati da disgustosi variopinti orpelli. Le immagini diffuse via Internet non concedono dubbi o incertezze. Distanze abissali separano costoro da quella ristretta silenziosa schiera di coloro che, maschi o femmine, vivono la loro omosessualità con riservatezza e discrezione, ben lontani dallo sventolio di stracci arcobaleno. Il pensiero corre, rispettoso, all’onestá intellettuale ed alla compostezza morale del giornalista e blogger Nino Spirlí che in un suo articolo titolato: “Io, omosessuale sereno. Grazie a Mamma e Papá “, scrive: “…Leggo e sento di famiglie alternative, famiglie moderne, reali, lgbti, civili, omogenitoriali, eterogenitoriali…..Una sorta di polverizzazione dell’ultima certezza che ci rimaneva, prima dell’individualismo spinto. Una porcheria pari alla liberalizzazione delle droghe leggere, medie e pesanti. Un attacco kamikaze al cuore dell’umanitá, perpetrato dai peggiori nemici dell’onestá e della legalità: i cretini. Cretini di ogni appartenenza. Politica, sociale, religiosa. Cretini che si travestono da omosessuali, ma, prima di tutto, sono cretini. Cretini che si mascherano da amici degli omosessuali, ma che sono, prima di tutto, cretini. Cretini che seminano dubbio, incertezza, squilibrio… Cretini e cretine…..La famiglia è Famiglia. Ed ogni omosessuale ne ha una. Con un Padre e una Madre….Gli piaccia o no. Non si puó negare che la Famiglia sia quella…Tutto il resto è fuffa da politicanti, o, peggio, da associazionismo ipocrita e, spesso, appunto, cretino…..Ai dimostranti vessilliferi senza cervello, rispondiamo con millenni di Cultura, Sapere, Arte, Umanitá “. (Citazioni tratte da un articolo pubblicato sul quotidiano “Il Giornale” del 23 Gen. 2016 ).
Si, la Famiglia. In quella Famiglia che da secoli innumerevoli per coppie di uomini e donne eterosessuali, nelle affinità elettive del subconscio ha trovato adempimento, condividendo l’alito d’amore che precede e determina l’atto sessuale. Non esiste, non puó esistere famiglia al di fuori da quella formata da un uomo da una donna e dai loro figli siano pure adottivi. Non puó esistere una genitorialità ottenuta a pagamento con la “gestazione per altri” ovvero di un utero in affitto poiché sarebbe mercimonio di un bambino-oggetto che come tale potrebbe anche essere venduto: ma l’orrore della ideologia gender lo fa supporre, tacitamente lo preannuncia, mentre prevede i matrimoni tra coppie omosessuali e la “stepchild adoption”. Il bisogno di una madre biologica è latente e potente in ogni nato che in essa si identifica giá a livello fetale e si cementa fin dalla prima poppata. Nulla la puó surrogare cosí come nulla puó surrogare il padre biologico presente a livello cromosomico, nella catena del DNA, come particolare costitutivo dell’essere. Inutile e forse anche dannoso é indagare la cinestèsi per scoprire, analizzare, teorizzare realtà individuali che nella complessitá antropica possono avere potenti componenti psicologiche prenatali.
L’intellettuale italo-americana, di sinistra, lesbica, anti-gay, Camilla Paglia, afferma : ” Lasciare il sesso alle femministe è come andare in vacanza lasciando il tuo cane ad un impagliatore “. È atea ma afferma : “ ho un rispetto enorme per la religione, che considero una fonte di valore psicologico, etico e culturale infinitamente piú ricca dello sciocco e mortifero post-strutturalismo, che è diventato una religione secolarizzata “. E prosegue : “ l’aumento dell’omosessualitá e del transessualismo sono un segnale di declino di una civiltà “. ( Citazioni tratte dal blog “L’Anarca” di Gianpaolo Rossi e pubblicate su “Il Giornale” del 27 Gen. 2016 ). Il disegno di legge Cirinná nella sua abiezione d’un balzo supera e rinnega tutto ció. Cirinná: ma chi è costei ?
Monica Cirinná è una senatrice PD proveniente dall’area dei “Verdi”, ambientalista ed animalista e fin qui nulla di male, anzi, bene. Tuttavia se si analizza il suo curriculum parlamentare ci si avvede che dei tre disegni di legge inerenti al suo mandato e presentati in parlamento nessuno è andato a buon fine, il che fa supporre una carenza di carisma o, quanto meno, una debolezza strutturale dell’impianto propositivo. Battagliera ed ambiziosa deve aver mal digerito questa oscurità parlamentare, fin tanto che, astutamente, ha intravvisto la possibilitá concreta, offerta dal PD, di legare il suo nome a una riforma sociale esplosiva, ossia le unioni civili nel mondo omosessuale, ottenendo cosí una notorietà che prima di lei nel 1958, solo un’altra donna di sinistra aveva raggiunto, la senatrice Angelina Merlin, con l’abolizione della prostituzione legalizzata in Italia. Poi, col passare del tempo, sono emersi i danni conseguenti a tale provvedimento: sfruttamento della prostituzione, criminalitá derivata e collegata, tratta di schiave del sesso, patologie legate al sesso privo di controllo igienico, ecc…Quale orribile futuro avranno i bambini voluti dalle coppie omosessuali? Quali i riflessi e le involuzioni causati alla loro fragile psiche?
Oggi, con il Family Day a Roma la società piú accorta, civile ed acculturata ha cercato di porre fine allo sfacelo sociale voluto dalla politica di sinistra, complice il silenzio della Chiesa e del suo capo-bastone il furbastro-ambiguo-buonista-demagodo-populista-Papa Bergoglio dalla cui bianca sventolante palandrana solo una voce pubblicamente si dissocia: quella dell’arcivescovo di Campobasso Giancarlo Bregantini. Onore a lui ! Il Family Day sará realmente l’avvio della riscossa avverso un mondo turpe e sguaiato corteggiato dalla sinistra di Matteo Renzi ? Sará totalmente affossata ed in modo definitivo, la nefanda legge Cirinná ? Speriamo e vedremo !
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