Mercantini : Introduzione

Luigi Mercantini nacque a Ripatransone nelle Marche  il 19 Settembre 1821 e studiò nel seminario di Fossombrone ove, nel 1841 divenne bibliotecario comunale e fu insegnante di umanitá e retorica nella scuola pubblica superiore di Acervia. Nel 1842, trasferitosi a Senigallia, insegnò eloquenza nel seminario e nel nuovo ginnasio municipale, impegnandosi poco dopo in una intensa attivitá  politica  nel movimento liberale senigalliese e fu convinto sostenitore della politica riformatrice del Papa Pio IX . Nel 1847 divenne ufficiale della guardia civica e come tale dovette fronteggiare l’insurrezione cittadina causata dalla delusione per l’allocuzione papale del 29 Aprile 1848 ( a seguito delle cinque giornate di Milano ed alle pressioni del Granduca di Toscana e del Re di Napoli, il Papa invió truppe d’appoggio al comando dei generali Giovanni Durando e Andrea Ferrari per fronteggiare gli Austriaci, con ció impegnando lo Stato Pontificio in una guerra contro l’Austria, potenza cattolica, per l’indipendenza dell’Italia. A causa di pressioni interne al Vaticano ed al Concistoro dei Cardinali, Pio IX emise la seguente allocuzione: “ Fedele agli obblighi del nostro supremo apostolato, Noi abbracciamo tutti i Paesi, tutte le genti e Nazioni in un istintivo sentimento di paterno affetto “ con questo evidenziando  che come capo della Chiesa Universale e capo di uno Stato Italiano non poteva entrare in guerra contro un regno cattolico ). Questo voltafaccia,recepito come tradimento, determinó appunto il malumore dei cittadini verso la Chiesa nel diffuso sentimento antiaustriaco. Nel Giugno 1849, volontario nel battaglione civico della provincia di Pesaro Urbino prese parte alla difesa di Ancona assediata dagli Austriaci. Caduta la cittá fuggí in esilio nelle isole di Corfú e Zante ove conobbe Daniele Manin, Niccoló Tommaseo, Gabriele Pepe, come lui patrioti esuli.

Nel 1852 rientró in Italia e si stabilí a Torino entrando a far parte degli ambienti patriottici Piemontesi e due anni dopo  divenne docente di letteratura italiana e si sposó con la pianista Giuseppa De Filippi. Il 19 Dicembre 1858 conobbe Giuseppe Garibaldi che, stringendogli la mano gli disse: “ Voi dovreste scrivere un inno per i miei volontari, lo canteremo andando alla carica e lo ricanteremo tornando vincitori “. Il poeta rispose: “ Mi proveró, generale “. Nacque cosí  l’ Inno di Garibaldi.  Nel 1860 fondó il quotidiano “ Corriere delle Marche “ ( l’odierno Corriere Adriatico ) e fu attivo collaboratore o direttore di altri giornali. Il 3 Febbraio 1861 fu eletto deputato alla Camera dei Deputati del Regno d’Italia nel collegio di Fabriano (Ancona).

La sua vena poetica lo condusse ad una vasta produzione di poesie che, frutto di una solida cultura umanistica, di una sua innata sensibilità, di una sua naturale predisposizione a un lirismo sia pure tardo-romantico, di una notevole capacitá di sintesi espositiva, lo eternò nelle sue liriche piú belle e toccanti, sempre coinvolgenti. Sono particolarmente note ed apprezzate le sue poesie d’ispirazione patriottica.

Luigi Mercantini morí  di infezione tifoidea a Palermo il 17 Novembre 1872 ed ivi tumulato nel cimitero di Santa Maria di Gesú.  

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