MATTEO RENZI : IL DUBBIO

Alla nomina di Matteo Renzi a Presidente del Consiglio il 22 Febbraio 2014, pur non essendo io uomo di sinistra, ma nemmeno di destra perché come piú volte scritto sono di libero pensiero e rifiuto ogni appartenenza politica di colore, ho esultato intravvedendo ( o credendo di intravvedere ) in lui, giovane, dinamico, esplicito nei programmi riformatori, la persona che gli Italiani aspettavano da decenni. Finalmente, mi dicevo, un Presidente non incartapecorito da e nella casta, un Presidente che alle logiche di partito antepone le necessità della Nazione. La velocitá da lui impressa alla realizzazione del suo programma di governo, in contrasto con i sonnacchiosi, titubanti, contorti, perennemente archiviati disegni dei predecessori, mi avevano infuso notevole euforia, viste per di piú le dichiarate prioritá del suo governo.

A dire il vero qualche incertezza, qualche dubbio mi scampanellava nel cranio ma, dal momento che, come asseriva Sant’Agostino “ mille incertezze non fanno un dubbio “ le avevo accantonate. Si trattava dell’asserita prioritá relativa alla risoluzione del contenzioso con l’India per la nota vicenda dei maró Salvatore Girone e Massimiliano Latorre illegalmente colá detenuti da circa due anni. Si trattava anche dell’altra prioritá relativa al controllo dell’immigrazione clandestina che giá stava assumendo i connotati di un’invasione biblica. L’incertezza di allora nasceva dall’aver visto assegnati a due gentili Signore due importantissimi ministeri : Ministero degli Esteri a Federica Mogherini, Ministero della Difesa a Roberta Pinotti. Capisco benissimo che il “politically correct” debba venir esteso alla parità di genere, ma ancor meglio ho per certo che per attenersi al politicamente corretto non si debba incappare nel “ rationally mistaken “.

Non che io abbia in astio le donne, che per altro mi piacciono moltissimo, ma è “ razionalmente sbagliato “ pensare che due donne possano ricoprire quei delicati incarichi. Se penso alle infuocate questioni internazionali, alle insanabili ideologie che contrappongono religioni e civiltá, qualcuno mi dovrebbe spiegare, ad esempio, con quali e quante probabilitá di successo due donne potrebbero risolvere un grave contenzioso ( non improbabile visti i tempi che corrono ) che avesse ad insorgere con uno stato soggetto all’integralismo islamico ( Iran – Afghanistan ecc…) che non solo nega l’acculturamento femminile, ma pur anche reputa la donna indegna di pronunciamenti che coinvolgano aspetti sociali o tribali da sempre riservati ai maschi. In quel contesto verrebbe loro negata finanche ogni possibilità di udienza.

Il contenzioso con l’India, con la quale sarebbe possibile una trattativa al femminile, avrebbe richiesto non giá una politicamente silente e smunta Mogherini o una altrettanto trasparente Pinotti, ma una “ lady di ferro “ come fu a suo tempo Margaret Thatcher che certo non si sarebbe lasciata abbindolare dal tergiversare indiano, né tanto meno, dalle palesi pressioni e dagli interessi degli operatori commerciali e finanziari italiani. Federica Mogherini e Roberta Pinotti: chi le ha mai sentite costoro ? Appaiono come diafane figure, mute e trasparenti si, ma ben salde nel tenere calda la loro poltrona nella loro parrocchietta.

Eccolo qui, il dubbio, ormai non piú una incertezza. Un capo di governo che sia veramente all’altezza del suo compito deve saper prevedere quale sará la conseguenza della sua politica (ma anche delle sue scelte ) non giá solo nell’immediato, ma sopra tutto nei 50 anni futuri, politica che non puó e non deve privilegiare il politicamente corretto a scapito della dignitá e del prestigio di un popolo. Le questioni etiche lasciamole alla filosofia metafisica, quelle pratiche alla logica esistenziale. Cosa mai abbiano fatto le due suddette Signore per riportare in patria i nostri due Maró è un denso mistero, talmente denso da far supporre che non abbiano fatto nulla, salvo le solite chiacchiere sull’invocato aiuto europeo, che hanno reso evidente l’inanitá di quei due dicasteri. Matteo Renzi ( anche lui ) tace in questo confermando quella sua debolezza che lo ha irretito nel “politicamente corretto” alla ricerca di facili consensi.

Rabbrividisco al pensiero che la on. Mogherini sia il candidato proposto dall’Italia per il ruolo di “Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza” del Consiglio dei 28 governi della Unione Europea, perché constatata l’assoluta inerzia nell’assumere iniziative per la risoluzione della vicenda “Maró”, se questa, ahinoi, è la migliore proposta che abbiamo, significa che politicamente l’Italia è alla canna del gas.

L’altro dubbio, purtroppo ormai una deludente certezza, è sulla dichiarata priorità per la risoluzione dell’immigrazione clandestina, alla quale il Presidente del Consiglio Matteo Renzi sembrava porre grande attenzione. Qui entra in gioco di supporto il ciarliero ministro degli interni on. Angelino Alfano che a piú riprese ci rende edotti circa alcune centinaia di migliaia di migranti giá in attesa d’imbarco per l’Italia tra i quali, egli dice di non poter escludere la presenza di terroristi jihadisti : che bellezza ! Nel frattempo, strillando come un ratto ferito, seguita nelle sue querimonie verso l’Unione Europea rea, dice lui, di non aiutare l’Italia nella gestione del problema e cosí l’operazione “Mare Nostrum” prosegue nel dissanguamento delle finanze italiane. Non ha ancora capito, l’Angelino nazionale, che l’Europa non ne vuole sapere delle orde dei disperati che la vorrebbero invadere e che pertanto ed a buon diritto lascia che l’Italia se la sbrighi da sola.

Basterebbe un piccolo sforzo meningèo in connubio con un minimo senso di responsabilitá verso l’intera nostra nazione, per avvedersi dei quotidiani respingimenti operati dalla Francia alla frontiera di Ventimiglia, dalla Spagna per chi osa tentare l’invasione da Gibilterra ( e viene preso a fucilate ) da tutte le altre nazioni europee che con varie e sensate ragioni non li accettano sul loro territorio. Noi no: noi li andiamo a prelevare ancora in acque internazionali e li portiamo in Italia dove, oltre ai costi giá sostenuti per l’operazione navale, dobbiamo aggiungere quelli del mantenimento, delle spese sanitarie (se si ammalano li curiamo nei nostri ospedali anche se sono privi di documenti e di permesso di soggiorno), quelli relativi alla lotta al contagio di malattie che da tempo avevamo debellato ( la tubercolosi che si sta riaffermando in modo preoccupante, la scabbia che giá ci puó aggredire al semplice contatto con oggetti da essi toccati ed altre eventuali per le quali non abbiamo piú gli anticorpi necessari ), quelli relativi al mantenimento nelle patrie galere dato che essi sono assai proclivi a delinquere.

L’operazione “ Mare nostrum “ con i suoi sperticati salvataggi costituisce oggi un incentivo all’invasione dei migranti e di conseguenza un succulento affare per i mercanti di carne umana e per gli scafisti, ma il masochistico buonismo dei benpensanti, galvanizzati dalle predicazioni Vaticane, impedisce loro di pensare a “Mare Nostrum” come invalicabile barriera di respingimento.

Matteo Renzi, consentendo al neghittoso trio Alfano, Mogherini, Pinotti di vivacchiare nell’eterna attesa di una Europa che risolva i nostri problemi al posto nostro, anche qui conferma il dubbio sulla sua reale capacitá operativa. Le buone intenzioni, i proclami propagandistici della campagna elettorale sono una cosa, ben altra cosa é saper concretizzare quanto annunciato.

 

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