Fa scalpore la dichiarazione del ministro Gentiloni fatta ieri sera al TG2 riguardo alla tutela ed al rimpatrio di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre detenuti illegalmente da tre anni in India, con la quale egli afferma di aver fatto tutto il possibile per il loro rientro in Patria. È ovvio che il ministro Gentiloni affermi di aver fatto tutto il possibile perché in qualche modo con la camaleontica abituale sfrontatezza della masnada di sinistra al governo deve pur tentare di assolvere, mistificando fatti ed azioni, il governo del quale fa parte. Non importa se all’uopo deve esternare la piú vergognosa delle menzogne acclarando cosí l’infantilismo politico giá manifesto nel turpe e codardo governo Monti ma tutt’ora vigente e permeante l’intera compagine governativa. Non possiamo dimenticare la superficialità, la paviditá e l’inerzia con la quale i tre governi di sinistra ( Monti – Letta – Renzi ) affrontarono il problema e l’inadeguatezza della scialba Federica Mogherini al compito di Lady Pesc ( Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza dell’Unione Europea ) pervicacemente preteso da Matteo Renzi. Non possiamo dimenticare che il calvario dei nostri due Maró ebbe inizio con la loro consegna allo stato-canaglia indiano, ad opera del governo Monti, espressione dell’ assoluta inadeguatezza politica della sinistra italiana.
Unica voce dissidente in quel governo di codardi incapaci fu quella dell’allora Ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata che si dimise dal mandato per sottolineare il suo disaccordo a quella scelta vergognosa. A lui vadano rispetto ed onore. Giulio Terzi di Sant’Agata giá nel 2013 propose e caldeggió l’arbitrato internazionale in base al trattato ONU sulla navigazione, ma quel governo non ne volle tener conto e la cosa costó ai due Maró quel calvario che dura tutt’oggi. Solo di recente il governo italiano ha scoperto, adottandola, la validità di quella proposta e, con disinvolta ambiguità la spaccia come propria intuizione. Non c’è limite alla vergogna ed al dileggio che i governi di sinistra rovesciano su questa povera Italia, che nulla conta in quell’Unione Europea tanto magnificata da Matteo Renzi e compagni di merenda.
Vorró vedere se nell’auspicata sentenza favorevole e scagionatrice dei due Maró da parte dell’arbitrato internazionale, il governo italiano avrá il coraggio e sará capace di richiede all’India un maxi-risarcimento per i danni morali, psicologici e materiali causati ai due nostri soldati ed alle loro famiglie, vorró vedere se il governo italiano saprá richiedere all’India un congruo risarcimento per le spese processuali sostenute nel tempo dall’Italia nonché un risarcimento per l’offesa ad essa arrecata. Il dubbio è che il servilismo e la codardìa abbiano ancora una volta il sopravvento sul diritto e ancora una volta offuschino la dignitá del popolo italiano.