L’IDENTITÁ E I RINNEGATI – parte seconda

Oggi la maggior parte dei popoli occidentali sta dibattendosi in confuse ansiose ed astruse teorizzazioni che sconvolgendone il vissuto storico minano la consapevolezza del proprio retaggio identitario offuscandone cultura e tradizioni la cui genesi è nella notte dei tempi. In nome del “ politicamente corretto“, becera espressione di un ancor piú becero opportunismo politico-ideologico, vengono promulgate leggi ed adottati comportamenti istituzionali che, in aperta offesa dei piú radicati sentimenti tendono allo sgretolamento dell’identitá nazionale dei popoli. Un esempio evidentissimo lo vediamo nell’accettazione lenta ma progressiva di usanze e leggi islamiche, su terra occidentale, a discapito delle nostre. Ecco allora sparire da molte aule scolastiche e dalle sale di degenza di alcuni ospedali il Crocifisso perché qualcuno, magari uno solo,  di fede islamica si ritiene offeso da quell’immagine; ecco le mense scolastiche e ospedaliere ed aziendali pubbliche costrette a preparare cibi specifici per i musulmani; ecco le forze dell’ordine costrette a non vedere le donne islamiche totalmente mascherate e rese irriconoscibili da funeree paludamenta quale l’informe niqab, in aperto disprezzo delle leggi di pubblica sicurezza che vietano l’occultamento del viso; ecco le istituzioni che, abuliche ed infingarde, rimangono inerti al dilagare della poligamía che il codice penale italiano vieta con l’art. 556 e punisce con la reclusione da uno a cinque anni ma che il mondo islamico nostrano sfrontatamente applica: Quell’articolo, il 556 del c.d.p.p.,, nacque a difesa della dignitá e dei diritti della donna, nacque a tutela del matrimonio come fondamento della società familiare. Questo assunto oggi sta per cadere con il riconoscimento e l’ufficializzazione dei matrimoni tra omosessuali, con questo sgretolando la sacralità e l’identitá storica della famiglia in nome di quel “ politically correct “ propugnato dalla politica e dalle istituzioni di sinistra, per l’appunto i rinnegati, che concionano di cultura e stili di vita ai quali dovremmo attingere.

Vorró vedere (ma fortunatamente non lo potró perché da tempo sotto terra)  cosa diranno e cosa faranno tutte quelle iraconde femministe oggi per lo piú schierate a favore del lobbismo omosessuale, quando la preponderante presenza islamica, imponendo le leggi coraniche e la sharia, le renderá succubi e schiave del maschio che, a suo piacimento, le potrá picchiare (Corano Sura 4, versetti da 17 a 34) come dettagliatamente descritto in ottemperanza agli inconfutabili insegnamenti coranici dal teologo imam Mohammed Kamal Mustafá in un suo libercolo.  Assioma ribadito dall’imam di Barcellona Abdelaziz Hazan ed addirittura codificato dal teologo islamista Youssuf Quaradhami nel suo libro “Il lecito e l’illecito”  pubblicato non giá in epoca medioevale ma bensí nell’anno 2000.

L’abominio del disfattismo culturale ed identitario, del disegno disgregante del concetto atavico-storico-cristiano di famiglia, quindi di società, è palese  nell’agire della politica di sinistra quando tenta di legalizzare i matrimoni tra omosessuali, l’adozione di un minore da parte di questa coppia innaturale e, quel che è peggio, l’insegnamento fin dalle scuole dell’infanzia che una famiglia puó essere composta da due padri o da due madri. In alcune scuole dell’infanzia ( asili ), nel surretizio nome del politicamente corretto e nascosto e mistificato nell’ipocrisia di  un insegnamento antidiscriminatorio ed antiomofobo giá si usa vestire i maschietti con gli abiti delle femminucce e le femminucce con gli abiti dei maschietti: è la parte propedeutica alla vergognosa ed immonda teoria gender. Questa follia, criminale perché ruba ai bambini l’etá dell’innocenza ed il mondo dei sogni e delle favole, ne manipola e violenta la psiche e si spinge a diffondere le sessualizzazione dei bambini, che giá da 0 a 4 anni devono essere informati sul diritto di esplorare le diverse identitá di genere, sul piacere di toccare il proprio corpo, sulla masturbazione infantile precoce; da 4 a 6 anni devono essere edotti sulle relazioni omosessuali ad accreditare il concetto di un’unica genetica sessuale, ovvero che non si nasce maschi o femmina, ma lo si diventa per libera scelta e pulsioni individuali. Decriptato significa pianificare la societá ad un mondo di omosessuali ovvero di pederasti e di lesbiche, nel quale fa capolino l’invito alla pedofilia. Meraviglia, ma non troppo vista la connivenza delle istituzioni, che la magistratura rimanga silente di fronte  allo scempio che viene fatto della psiche infantile criminosamente aggredita con messaggi ed insegnamenti distorti e contrari alle diversità genetiche pur presenti e vivissime nel subconscio infantile. In una scuola di Perugia a tal punto si è pianificata la depravazione nel palese invito all’omosessualitá, affidando una relazione sull’argomento ad un esponente del Gruppo Giovani Arcigay e, non pago delle sue esemplificazioni verbali, il direttivo scolastico ha distribuito agli studenti un opuscolo raffigurante una coppia di ragazzi nudi ed un’altra coppia di ragazze nude corredati di consigli pratici per la sperimentazione e l’attivitá omosessuale. Esempi simili e forse anche peggiori, a decine furoreggiano nelle scuole di ogni livello e grado in Italia, tutti tesi a diffondere l’omosessualitá nel progetto della disgregazione o meglio, dell’annullamento di ogni identità, sia personale e soggettiva sia nazionale., fedeli alle indicazioni del consiglio  europeo e che nelle ribalderie delle associazioni di sinistra Arcigay e Arcilesbica trovano suffragio e alimento. Non quindi la “ Buona Scuola “ millantata dal governo Renzi, ma la “ Porno Scuola “  varata dal Dipartimento delle Pari Opportunitá alla dipendenza del Consiglio dei Ministri il cui braccio operativo UNAR ( Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale ) caparbiamente opera per la perdita di ogni umana dignità e della fondamentale identità dei singoli,  della società e del suo assunto storico e culturale.

La teoria gender, raccomandata dal Direttivo della Babele Europea, non poteva che trovare immediato consenso nei rinnegati della sinistra italiana che, sempre fedeli ai dettami Marxisti-Leninisti, sono adusi ad immedesimarsi nel peggio delle pulsioni umane accogliendole in quel presunto neo-illuminismo che ratifica e difende ogni turpitudine. Eccoli allora aprirsi all’idea del “meticciamento” che il politico e filosofo austriaco conte Richard Nikolaus  di Coudenhove-Kalergi  ipotizzó nei suoi teoremi scrivendo: “ L’uomo del lontano futuro sará un meticcio. Le razze e le caste di oggi saranno vittime del crescente superamento di spazio, tempo e pregiudizio. La razza del futuro, negroide-euroasiatica, simile in aspetto a quella dell’Egitto antico, rimpiazzerá la molteplicitá dei popoli con una molteplicitá di personalitá “. Costui con il suo libro “ Pan-Europa “ scritto nel 1923 prefigurava la costituzione degli Stati Uniti d’Europa e nel 1948 fu fondatore dell’Unione Parlamentare Europea propedeutica a quella  confusa-difforme-insana Unione Europea che oggi ci affligge imponendoci la rinuncia alla nostra identitá, alla nostra cultura ovvero ed in sintesi alla nostra storia. Cosí l’ambigua politica della sinistra italiana persegue la sua opera disgregatrice in ogni ambito della vita sociale, equivocando e mistificando il principio del rispetto altrui, della sua libertá, della sua identità storica ancorché psicofisica, con quel “politicamente corretto” che induce e conduce alle piú abbiette manifestazioni.

Come giá asserito in precedenti scritti io non combatto l’omosessualitá in quanto tale poiché ho ben saldo il concetto che ognuno è libero di vivere la propria sessualità come meglio crede, ma combatterò sempre e comunque chi ad essa vuol condurre, con subdola coercizione, bambini ed adolescenti, condannerò l’estrema provocatoria volgarità esibita nei “ gay pride parade “, denuncerò lo scellerato progetto di chi attenta all’dentitá dei singoli individui, dei popoli e  delle loro tradizioni, della loro specificità culturale e storica.

 

 

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