“…Tornate alle vostre superbe ruine
all’opere imbelli dell’arse officine
ai solchi bagnati di servo sudor.
Il forte si mesce col vinto nemico,
col novo signore rimane l’antico;
l’un popolo e l’altro sul collo vi sta…”
( Alessandro Manzoni – Adelchi: atto terzo )
L’attualitá di questa esortazione e vaticinio, pur se avulsa dal contesto storico e poetico al quale il Manzoni l’ascrisse, ancora una volta ci rappresenta il nostro destino di condanna ad un futuro di acquiescenti servi in contemplazione passiva di antichissime dirute dimore e imponenti vestigia di una gloria che fu. Solo il lavoro compete ai servi ormai depauperati di ogni legittimo orgoglio e incapaci di riappropriarsi della dignità e della libertá perdute.
Qui ci hanno condotto le scellerate politiche dei governi di sinistra che ci riducono, perdenti tra i perdenti della seconda guerra mondiale, a servi di chi fu con noi sconfitto ( la Germania ) ma ora affratellato con i vincenti di allora ( le Potenze dell’Asse ), ora agglomerate sotto l’egida di Comunitá Europea (coacervo di vinti e di vincitori ) ai quali l’Italia ha ceduto buona parte della sua sovranità. Ecco quindi apparire, ultimo ai giorni nostri ma primo per spocchia ed iattanza, il grande affabulatore-golpista che assurto al ruolo di Presidente del Consiglio si auto-accredita comprimario ( ma da spettatore: ”armiamoci e partite”) nella lotta al terrorismo islamico per ora solo a parole indetta dal tentennante Presidente Americano Obama: gli si accoda scodinzolando, tuttavia non trova l’ardire di un plauso al Presidente Russo Vladimir Putin che, rotti gli indugi, la guerra all’Isis la fa davvero. Per la verità anche la Francia ha dato il via ai primi raid aerei in Siria, con il timido commento di Matteo Renzi che svicola sui problemi che ci possono derivare dalla piú vicina Libia: il solito defilarsi con la tipica facondia dei servi e dei millantatori.
L’aver implementato con l’operazione “ Mare Nostrum “ la selvaggia aggressione all’Europa di innumerevoli torme di migranti ostentanti il diritto all’invasione ed il dovere europeo di accoglierli ha di fatto condizionato i Paesi Europei ad un’accoglienza assai controversa e spesso osteggiata. La fasulla motivazione di povera gente in fuga da guerre e violenza non puó reggere osservando la stragrande maggioranza di giovanotti aitanti e ben pasciuti in rapporto all’esiguo numero di famiglie di profughi (queste sí sono meritevoli di asilo): si tratta quindi di vigliacchi indegni persino della di per sé infamante qualifica di disertori. Abbandonano al destino piú crudele la terra natale e le famiglie e scappano, in cerca di fortuna, verso un’Europa frastornata e confusa, invece di combattere i tiranni come al contrario i popoli europei fecero, vincendo pur con enormi sacrifici di sangue i rispettivi tiranni. Acclarato poi che la stragrande maggioranza degli invasori sono musulmani e che tra essi si celano jihadisti e terroristi islamici non ci rimane che riconoscere nel governo Renzi l’irresponsabile mecenatismo all’invasione, ascrivendogli ogni reponsabilitá per possibili e probabili atti terroristi in Italia.
I governi di sinistra, nell’apoteosi di un cieco giacobinismo riformista, hanno immiserito i valori che ispirarono ed infiammarono i pochi che combatterono nel Risorgimento Italiano a riscatto di un’identitá italiana frammentata e svilita e dei pochi che combatterono per distruggere il giogo nazista. A vantaggio dei molti pavidi attendisti che a cose fatte e sacrifici compiuti si presentarono usurpando allori e guiderdoni altrui. I novelli Rodomonte che con logorroiche esternazioni diffondono, velandola, l’astrusa folle teoria marxista-leninista, affamati di protagonismo ma afflitti da pavido servilismo verso quella stramaledetta Unione Europea che ci emargina e dileggia, sono quelli stessi che le hanno ceduto buona parte della sovranità italiana. Sono quelli stessi che con l’operazione “Mare Nostrum” traghettano in Italia innumerevoli selvaggi devastatori magnificando se stessi come angeli salvatori ma affibbiando all’Europa la risoluzione del problema migratorio. Sono quelli stessi che si ritirano tremebondi di fronte alla protervia indiana nella vicenda Maró, capaci solo di pietire invocando con timidi guaiti l’aiuto della indifferente Europa matrigna. America, America, che mai avresti abbandonato alle ire di uno stato-canaglia due tuoi soldati innocenti; che vesti con orgoglio la divisa dei tuoi soldati; che guardi commossa alla gloria della tua bandiera! Giá nel recente passato mi son chiesto “ dove siano e cosa facciano tutti quei Generali SME ( Stato Maggiore dell’Esercito ) oltre che presiedere alla parate militari al suono di trombe pifferi e timballi, ostentando il petto onusto di variopinti nastrini, medaglie ed orpelli vari “. Che non ce ne sia almeno uno, uno solo, con il coraggio di rischiare carriera e stipendio per organizzare e condurre un blitz che ponga fine alla lunga ingiusta prigionìa di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre?
Ignoro le diavolerie informatiche che consentono a 1521 Americani, a 353 Irlandesi, a 231 Tedeschi, a 160 Russi, a 56 Britannici, a 30 Cinesi e a molte altre persone dall’Australia alla Turchia e via via a molti altri Paesi con idiomi diversi, di leggere i miei scritti in esclusivo italiano. Mi commuove tuttavia il pensiero che tanta attenzione venga riservata, non giá al mio nessuno e alla modestia estrema dei miei scritti, ma alla mia Patria, alle sue glorie passate,ai suoi dolori presenti, pur nel disonore che molti suoi figli le arrecano. A quei lettori voglio dire nell’unico idioma che malamente conosco oltre al mio naturale: “ Think, remember and love Italy for what the best Italians have given to the world through a millennium of development of their own identity and own history.” ( pensate ricordate ed amate l’Italia per quello che gli italiani migliori hanno dato al mondo nel millenario sviluppo della loro identitá e della loro storia ).
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