IL GRANDE PAESE – parte prima

È raccapricciante constatare l’accuratezza metodica e progressiva che i politici di sinistra al governo pongono nell’acclarare sempre piú il ridicolo nella gestione politica dell’Italia che ormai ovunque, grazie a loro, all’estero, è percepita come popolo di inaffidabili giullari. Costoro, con una certa frequenza, declamando l’ormai putrefatto aforisma: “ l’Italia è un grande paese “ teso ad ottundere le menti dell’uditorio, ci inondano di proclami, di mete da raggiungere, di concetti astratti che nel politichese del “ politically correct “ condensano l’ideologia del “ parlare molto per non fare alcunché “ o, meglio , parlare molto per distrarre dalle manovre cleptocratiche in atto. Grande Paese sì, ma pieno zeppo di grandissimi buffoni. Buffoni sì, ma pericolosissimi perché sventolando i loro stracci arcobaleno stanno giorno dopo giorno, concessione dopo concessione, consegnando l’Italia all’Islam. L’operazione, di vecchia data ma pervicacemente reiterata nel tempo, non ha solo il suffragio degli sventolatori degli stracci arcobaleno sopra detti, ma oggi gode dell’apporto di preti e vescovi alla Nunzio Galantino e dello stesso capo-bastone della cupola vaticana, quel Bergoglio usurpatore del nome di un santo veramente santo: Francesco. Costui, il Bergoglio-gesuita-farisaicobuonista-pacifista-comunista, mercante tra i mercanti del tempio, di soppiatto tesse la tela degli accordi con l’Islam con l’ossessiva esortazione all’accoglienza dei migranti, nell’illusoria spartizione del potere: “ Divide et impera “.

Come siamo arrivati a questo? Impossibile condensare nelle poche righe di un articolo su un blog (ma ugualmente ci provo anche se per sommi capi) la serie innumerevole di errori e di nequizie ideologiche di partito che hanno macchiato nel tempo i governi di destra e di sinistra ( ma di quale destra e sinistra parliamo? Non sono forse un tutt’uno grazie a quel scellerato “Compromesso storico“ voluto dal grande statista (?) Aldo Moro nel folle ossimoro delle “convergenze parallele“ ?). Bisognerebbe risalire alla stipula dei Patti Lateranensi che Benito Mussolini nella sua bulimica ricerca di potere e di accredito al potere firmó l’11 Febbraio 1929 con il cardinale Pietro Gasparri che agiva per conto della Santa Sede. Con questi accordi, di fatto, venivano restituiti al Vaticano alcuni privilegi che con l’avvento dell’Unitá d’Italia a seguito delle guerra risorgimentali, la legge Siccardi aveva abrogati, nonostante le bizze e gli anatemi del Papa Pio IX. Quel Mussolini forse involontario antesignano dei protettori dell’Islam che nel 1937 in Libia ricevette dal Kadí di Apollonia la spada d’oro dell’Islam e puntandola verso il sole pronunció un retorico ed adulatore discorso in onore dell’Islam dichiarando che l’Italia fascista sarebbe stata al fianco dell’Islam e dei musulmani nell’affermazione della pace, della giustizia e del benessere. In seguito, caduto il fascismo, Palmiro Togliatti fece votare alla Costituente l’art. 7 che ribadiva il Concordato con la Chiesa Cattolica rendendo l’Italia uno stato relativamente laico in aperto conflitto con gli articoli 2-3-8-19-20 della nostra Costituzione (tutti relativi ai diritti dei cittadini ed alla libertá di culto), di fatto instaurando la diarchia in uno Stato: il Vaticano, dentro un altro stato: L’Italia. Una destra non piú destra e una sinistra non piú sinistra come assistenti al Soglio Pontificio.

Dopo di che la deleteria politica del giá citato Aldo Moro aprí la strada alle peggiori speculazioni di partito e di potere con l’avvento di due personaggi che primeggiarono tra i tanti affossatori della dignitá, della credibilità, della sovranitá dell’Italia, accreditando l’Islam nella perversa ricerca del proprio tornaconto politico. Il primo, un certo Romano Prodi ( soprannominato Mortadella, ottimo insaccato ma che a mangiarne troppo ti rimane sullo stomaco ) per ben due volte Presidente del Consiglio dei Ministri d’ Italia, e una volta Presidente della Commissione Europea snobbando la quale ( e fu una figuraccia internazionale bollata dal capo del PPE, Hans-Gert Poettering con i tre aggettivi: “Scorretto – Inaccettabile – Irresponsabile” e da un editoriale del “ Times “ di Londra che lo invitava a rientrare nel guazzabuglio della politica italiana ) si riproponeva ai suoi colleghi dell’Ulivo come loro leader. Sostenitore accanito dell’Unione Europea nell’onirica visione degli Stati Uniti d’Europa in combutta con i degni compari Oscar Luigi Scalfaro e Carlo Azeglio Ciampi, fu determinante per far approvare all’Unione Europea l’adozione dell’Euro quale moneta unica ( e i risultati, oggi, sono sotto gli occhi di tutti ). Tuttavia la cosa forse peggiore di Prodi, almeno per l’Italia, fu il suo accanimento per la concessione del voto allo straniero ( leggi: immigrati ) sia amministrativo che politico, voto ch’egli definiva un’esigenza fondamentale derivante dagli (scellerati) accordi di Maastricht: e poiché la stragrande maggioranza degli immigrati in Europa è musulmana è facile immaginare quale grande favoreggiamento questo sia per l’mmigrazione clandestina e quale grande contributo la masnada si sinistra, ovvero la sinistra che non è piú sinistra dia all’islamizzazione dell’Italia. Consequenziale analisi critica: ecco spiegato l’affetto che hanno le varie associazioni islamiche in Italia verso il Partito Democratico che giunge a tal punto ( scelleratezza-opportunismo-svilimento dell’Italia) da eleggerne alcuni tra le file dei propri parlamentari nazionali ed europei.

Dov’è finita quella gloriosa Sinistra Storica che nei repubblicani Carlo Cattaneo, Giuseppe Mazzini, Carlo Pisacane, Giovanni Giolitti, diede immenso contributo all’Unitá d’Italia, alla sua indipendenza, alla sua identitá ed al suo rispetto nel consesso delle nazioni?

Il secondo affossatore della dignitá, della credibilitá, della sovranitá dell’Italia fu quel Vicepresidente del Consiglio, ex segretario del MSI, ex segretario di AN ed ex leader di una destra che non è piú destra, indiscusso re dei voltagabbana, che fingendo di collaborare con Berlusconi ne disseminava il cammino politico di trappole e tendeva la mano alla sinistra a suffragio della sua ambizione e del suo cinismo politico. Si produceva nel sostenere il diritto dello “ Ius Soli “ per i figli degli immigrati e il diritto al voto in perfetta sintonia con la sinistra. Si produceva costui in sperticate difese dei diritti dei musulmani magnificando la loro moderazione e la loro volontà di integrarsi, quindi deliberatamente mistificando la pre-medioevale pietrificata immutabilitá delle leggi coraniche che vieta ai musulmani di integrarsi e di fare amicizia con gli infedeli perché contrari alle alla Sharia. Costui surrettiziamente fingeva di ignorare i numerosi richiami del Corano alla guerra ad oltranza contro gli infedeli, ad ucciderli ovunque si trovino, a tendere loro ogni sorta di tranelli, a tradire la parola data agli infedeli anche sotto giuramento perché questo non costituisce peccato per Allah. Costui per una manciata di voti era pronto a consegnare l’Italia all’Islam supportando lo spregevole scellerato disegno dell’odierna sinistra e quindi, leader di una destra non piú destra, tradiva quella Destra Storica che generò dopo tante lotte e sacrifici e sangue l’Unitá d’Italia.

Piccola Italia, non avevi corone turrite
né matronali gramaglie.
Eri una ragazza scalza,
coi capelli sul viso
e piangevi
e sparavi.

                            Elena Bono
                          (da Piccola Italia – 1981)

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