Finalmente l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca è cosa fatta: finalmente un vero Americano sorveglierà i destini e guiderà i passi della società civile americana, alla quale possono e devono ispirarsi le nazioni europee poste in grande ambascia dalle scellerate politiche dell’Unione Europea sotto le spinte egemoniche della Germania di Angela Merkel. Finalmente le chiassate dei dissidenti prezzolati dall “intellighenzia progressista” degli orfani di Barack Obama e dei fanatici di Hillary Clinton che, cosa tipica dell’ideologia di sinistra, non accettano altra verità che non sia la propria, non sanno accettare il verdetto uscito da solari elezioni democratiche, sono costrette a zittirsi. Abbiamo visto importanti testate giornalistiche, star dello spettacolo, saltimbanchi dei concerti di piazza, manifestare il loro dissenso forse pensando di poter minare l’esito del suffragio popolare che un’America stanca e delusa dall’inadeguatezza di Obama ha sancito con la forza del diritto e la limpidezza della ragione. Un nuovo corso si è inaugurato per l’America e per il mondo intero.
L’invadenza della Germania nella vita politica ed economia dell’Unione Europea (espressione geografica antitetica all’identitá storica-culturale dei singoli stati) forse dovuta all’antico sogno teutonico di dominio mai sopito e tuttora vagheggiato e che con il terzo Reich molti anni fa stava per avverarsi, verrá ridimensionata con l’instaurarsi di nuove politiche commerciali e di nuovi assetti comunitari che giá la Brexit configura ed alla quale il Presidente americano guarda con favore. Il pensiero e la vocazione di Donald Trump all’indispensabilitá di confini nazionali certi ed inviolabili, di intangibile sovranitá di ogni singolo stato nelle scelte economiche, legislative e monetarie, non puó che essere il modello d’ispirazione per ognuno che aspiri alla sicurezza ed al benessere del popolo. Questo non esclude cooperazione commerciale in una realtà economica globalizzata ma svincolata da accordi comunitari penalizzanti per taluni Paesi. L’esatto contrario di quanto imposto dall’establishment dell’Unione Europea giá con il trattato di Maastricht e la creazione dell’Euro, con il trattato di Shengen e l’abolizione di confini e dogane, con i trattati di Dublino e l’obbligo all’accoglienza indiscriminata di orde migratorie destabilizzanti. Come ho sempre sostenuto, l’Unione Europea è un’utopica invenzione di visionari post-comunisti che sul modello del comunismo sovietico volevano ricreare un Soviet europeo. Hanno invece solo creato una Babele politico-economica a beneficio degli interessi della Germania e delle banche internazionali.
Per l’Italia Donald Trump ravviva la speranza in un ritorno all’orgoglio nazionale nella presa di coscienza delle nostre radici giudaico-cristiane, della nostra identità storico culturale, che non possono essere manipolate a piacimento dei burocrati di Bruxelles e Strasburgo. Le velleità egemoniche della Germania che con i diktat della Merkel soffocano l’Italia (e non solo) in un abbraccio mortale devono essere stroncate e questo impone una rapida uscita dall’Euro e dal mercato comune cosí come ora concepito, un immediato blocco dell’immigrazione (clandestina a prescindere), una sostanziale revisione della politica dell’accoglienza, un ferreo controllo del proliferare dell’Islam. L’orgoglio nazionale cosí presente in Donald Trump per la sua America, è speranza di contagio anche per la nostra povera Italia, nella quale l’indigenza di tanti italiani non trova sollievo in opportune politiche economiche d’aiuto, nella quale il lavoro è carente anche a seguito della delocalizzazione di nostre industrie all’estero o alla loro svendita alle multinazionali della finanza globalizzata, nella quale i nostri giovani portatori di sapere e di voglia di fare sono costretti a trovare occupazioni in altri Paesi, il tutto sotto il cinico sguardo dei governi di sinistra.
Barack Obama, che passerà alla storia come uno tra i peggiori presidenti degli Stati Uniti d’America, ha lasciato una pesante eredità a Donald Trump sopratutto in politica estera, fomentando dissidi ed attriti e guerre (Irak – Afghanistan – Siria) e supportando con l’appoggio del suo Consigliere di Stato Hillary Clinton la guerra alla Libia di Gheddafi per compiacere agli interessi della Francia di Sarkozy tesi ad appropriarsi del petrolio italiano in Libia ed eliminare ogni influenza italiana nel Maghreb (tuttora e per chissà quanto tempo ancora ne dovremo subire le conseguenze) e ricreando un clima di guerra fredda con la Russia di Vladimir Putin. Ricucire gli strappi è nel programma di Trump che con attento occhio critico vede in Putin l’alleato insostituibile per il debellamento del terrorismo islamico nel mondo. Occhio critico al quale non sfugge l’inadeguatezza della NATO che definisce “una istituzione obsoleta…una reliquia del passato”.
Anche il Presidente francese Holland, orfano di una “grandeur” dispersa nei secoli, reagisce stizzito ed arrogante all’affermazione di Donald Trump sull’Europa asservita alla Germania ( forse immemore che fu proprio l’America a salvare la Francia dalla schiavitù del terzo Reich ) asserendo con sussiego: “ L’Europa non ha bisogno di consigli dall’estero con i quali le si dice cosa deve fare“ poveretto, quanto è penosa una vetusta “ noblesse “ rimpiallacciata alla meglio con sdrucite paludamenta. Quella Germania che la Merkel ha trascinato, dice Trump con ineccepibile lettura dei fatti e della storia, in un “errore catastrofico“ per l’accoglienza indiscriminata dei migranti, quell’Europa che non sa “ rispettare il senso d’identitá dei popoli”.
In Donald Trump che esalta i valori della famiglia tradizionale, che richiama all’intangibilitá delle diversità di genere, che si dissocia moralmente e culturalmente dalle oscenità dei gay pride delle lobbies LGBT tanto care ai governi di sinistra speculari all’Unione Europea, risiede la speranza per una forza motrice che attragga non solo a rinnovati valori culturali e morali la gioventù italiana, ma anche che sappia respingere e sconfessare quei responsabili delle istituzioni che, espressioni di un progressismo eteroclito e fuorviante, pontificano dagli scranni del potere sull’indottrinamento all’omosessualitá natale e sulle diversità di genere acquisite e non connaturate.
Donald Trump: la speranza in un mondo migliore.