IO STO CON DANIZA – 19 Agosto 2014
E’ davvero deprimente leggere articoli tendenti a diffondere allarme e timore per animali
che, se lasciati in pace nel rispetto della loro territorialità e dei loro legami famigliari, sono
una ricchezza ed un vanto per la regione che li ospita. I vari giornali ed i notiziari che si
sono occupati dell’evento, invece di infondere gioia ed entusiasmo, invece di prodigarsi in
regole comportamentali atte ad escludere ogni pericolo, hanno per lo più diffuso la notizia
in modo più o meno allarmistico con ciò alimentando il rigurgito di ignoranza che permea
popolazioni cittadine che vorrebbero montagne e boschi uniformi e sterilizzate come i loro
salotti e che, in una innocua lucertola riescono magari a vedere un serpente. Costoro
consumino pure il loro tempo in discoteca, tra alcool e droga, ma lascino vivere in pace gli
orsi nell’ambiente a loro congeniale e lascino godere la natura in tutte le sue
manifestazioni di vita a chi in essa e da essa trae giovamento spirituale e fisico. E quei
giornalisti che fanno sfoggio di malcelata pavidità e di evidente ignoranza provino almeno
un volta nella vita, a pernottare solitari in un bosco d’alta quota, distesi sui rododendri, tra i
radi larici, con per coperta il cielo, e forse riusciranno ad apprezzare le voci, il profumo, la
spiritualità di una natura selvaggia ed incontaminata
L’ orsa DANIZA è morta. 12 Settembre 2014
C’era da aspettarselo: queste cose accadono quando l’ignoranza, la stupidità, il calcolo per l’ottenimento di una manciata in più di voti, si accalcano in un animo già di per se miserevole. Quando la dignità dell’uomo viene a mancare emerge l’ottusa protervia del sadico persecutore. Si giustificano, quelli della Provincia autonoma di Trento, dicendo che l’orsa non ha retto alla dose degli anestetici impiegati per la cattura e se è vero, cosa della quale dubito viste le iniziali dichiarazioni alla stampa dalle quali traspariva chiara la volontà di uccidere, stupisce ed allarma l’assoluta ignoranza delle modalità veterinarie e l’inadeguatezza tecnica di coloro che erano preposti all’operazione di anestesia. È la terza volta che in provincia di Trento si riproduce l’ammazzamento e sempre, dicono, per una male riuscita anestesia: la cosa quindi non puó che risultare sospetta. Non hanno voluto che della cosa si occupasse il Corpo Forestale dello Stato perché come Provincia autonoma hanno un loro corpo forestale la cui competenza è ora sotto gli occhi di tutti, così come la loro presunzione. Ci sono poi femmine d’uomo talmente sprofondate nel loro antieducativo mammismo da giustificare questa uccisione ritenendola indispensabile per la sicurezza dei bambini, come si evince dalla dichiarazione di tale Maria Rita Minuzzi, presidente nazionale movimento genitori. È evidente che costei fa parte di quella categoria di persone che vorrebbero boschi e foreste sterilizzati, uniformi ed amorfi come i loro salotti, e fasulli come lo spirito che quivi aleggia. Costei ha dichiarato: “ L’intervento della squadra di cattura ha avuto risvolti inaspettati, ma non drammatici. Non dobbiamo dimenticare che si inserisce nell’ottica di un gesto di responsabilità, normativamente definito, da parte della Provincia di Trento e del Ministero dell’Ambiente, orientato alla messa in sicurezza della popolazione. L’orsa Daniza rappresentava da tempo una minaccia concreta: dunque tutti gli interventi di isolamento e cattura, tesi a limitarne il contatto con l’uomo, sono prescritti, oltre che dal buon senso, da protocolli internazionali di tutela della popolazione “. Il burocratico eloquio di questa Signora dimostrandone il clientelare asservimento al sistema, denota assoluta ignoranza di etologia, di ecosistema, di rispetto della natura in tutte le sue forme: natura che taluni, come questa gentile Signora, vorrebbero plasmare a proprio uso e consumo: i risultati si vedono nell’ambiente deturpato nel quale viviamo.
Infine è doveroso un cenno a quel ormai famoso “cercatore di funghi” a suo tempo aggredito dall’orsa. Per sua stessa ammissione i quel momento non stava affatto cercando funghi ( é impossibile arrivare addosso ad un orso senza che questo, avvedendosi dell’uomo, non si palesi per tempo ) ma avendo avvistato l’orsa ed i cuccioli si era molto avvicinato per meglio osservarli. In questo modo ha attivato le difese di Daniza per i suoi piccoli scatenando l’aggressione. “ Chi è causa del suo mal pianga se stesso “: peccato che a causa della sua sconsiderata azione, a rimetterci sia stata l’orsa e molto verosimilmente anche i cuccioli poiché, data l’etá è assai difficile che riescano a superare l’inverno senza la madre. Spero che questo Signore venga indagato per molestie e procurato danno alla fauna selvatica soggetta a totale protezione, in luogo particolarmente protetto qual’è un Parco Nazionale.