A SCUOLA DI PORNOPEDOFILIA

Un altro anno è passato tra le spudorate menzogne  del logorroico Lucomone Matteo Renzi, tra  le chiassose isterie dei suoi adulatori in scranno, tra i fasti e le spregiudicatezze di banchieri ed alti esponenti di amministrazioni pubbliche, tutti apatici ed abulici ancorché falsamente attenti alle vitali necessità di largo popolo pesantemente colpito da una economia stagnante, senza che un pur minimo accento i detentori del potere abbiano posto sul problema educativo delle nuove generazioni. Costoro, i detentori del potere, sonnecchiano felici e soddisfatti per la realizzazione della “ Riforma della Buona Scuola “ ( ch’io parafrasando definisco Riforma della Porno Scuola ) ben guardandosi di indulgere ad un’analisi critica di quell’assunto, non solo per evitare dubbi e ripensamenti sulla saggezza e lucidità dell’ispiratore, ma sopra tutto per non contraddire ed irritare le potenti “ lobbies“ di pederasti e lesbiche tra i quali si celano morbose, criminose realtà di pedofili.

Quindi, l’ideologia gender, legalizzata ed istituzionalizzata dal “ benedicitur “ della follia renziana è prepotentemente entrata nelle scuole italiane di ogni ordine e grado, supportata, spiegata, illustrata dai dotti praticanti-docenti del firmamento Arcigay, Arcilesbiche, LGBT ( Lesbiche-Gay- Bisessuali-Transessuali ) secondo gli “ Standards per l’Educazione Sessuale in Europa “  previsti dall’Organizzazione Mondiale della Sanitá. Se ne evince che il bieco e turpe proporsi di un’Europa moralmente e culturalmente scaduta ad infimi livelli ha trovato nel neoilluminismo-progressismo-riformismo della sinistra italiana al potere ampio consenso e servile appiattimento a quell’informe ed abnorme realtà economica e geopolitica. I danni e le turbe psichiche, comportamentali, interpersonali, che colpiranno bambini ed adolescenti sono probabilmente considerati “ danni collaterali “ nella guerra che la galassia omosessuale sta conducendo sbandierando accuse di bullismo, omofobia, razzismo con lo sventolìo dei loro stracci arcobaleno.

Assistiamo cosí allo scempio compiuto sulla delicatissima psiche dei bambini e sulla scelta-invito ad essere pederasti o lesbiche mediante rappresentazioni teatrali e le tradizionali classiche fiabe mistificate, riadattate e riscritte allo scopo, e la distribuzione di libretti e documentari consigliati dall’UNAR che prevede la divulgazione di favole gay e lesbiche e di viaggi ideali per conoscere diversi tipi di famiglia (due mamme, due papá, ecc.) su proposizioni di equivoche scrittrici di libercoli per l’infanzia. Siamo in presenza di una vera e propria azione di plagio psicologico ai danni di minori, particolarmente aggravata per la dipendenza o sudditanza psicologica dei bambini nei confronti dell’adulto-insegnante-educatore. Purtroppo il reato di plagio non è piú previsto dal Codice Penale Italiano poiché è stato definitivamente cassato dalla Corte Costituzionale con la sentenza n° 96 del 8 Giugno 1981 sia a seguito di forti pressioni politiche dei partiti  Comunista e Radicale affiancati da scrittori e intellettuali ( Pier Paolo Pasolini, Alberto Moravia, Umberto Eco, Elsa Morante, Mario Gozzano, Adolfo Gatti, ed altri ), sia per le concomitanti pressioni del mondo cattolico e protestante che temevano e temono ripercussioni negative in tema di libertà religiosa nel sospetto di abusi da parte dell’autoritá giudiziaria ( come la mettiamo con l’omosessualitá praticata nei seminari religiosi e nei conventi ? ). Quindi il reato di plagio psicologico è stato derubricato a “ Circonvenzione d’incapace e/o Persuasione coercitiva “.   

L’apice dell’orrore nel degrado morale, etico ed estetico, nella perdita di ogni dignità ed autorevolezza all’insegnamento, lo si riscontra in alcuni istituti superiori ( licei classici,  licei scientifici, istituti tecnici  di Roma, Modena, Reggio Emilia, Firenze, Trieste, Udine , l’elenco sarebbe lunghissimo ) ove viene proposta la lettura e un conseguente tema critico su libri chiaramente pornografici ed osceni, avvilenti di ogni umana dignità, nei quali la morbosa compiaciuta descrizione dei piú bestiali rapporti omosessuali trova dettagliatissime narrazioni. Per il rispetto verso chi legge queste mie povere righe non mi regge l’animo ad ulteriori descrizioni  (rimando quindi il lettore al sito internet della onlus PRO VITA alla voce: “ Casi gender nelle scuole” ove chiarissima risulta la denuncia della vergognosa ideologia ),  salvo accennare allo schifo ed al reale senso di vomito che mi coglie nel leggere la cronaca di una “ lezione “ tenuta da alcuni rappresentanti dell’Arcigay presso un istituto scolastico emiliano e alla conseguente distribuzione agli alunni di un opuscolo illustrativo titolato: “ Safer Sex HIV e Infezioni Sessualmente Trasmissibili “, nel quale sono doviziosamente descritte le tecniche per ottimizzare i rapporti omosessuali.  Non si tratta piú solo di omosessualità “ sic et simpliciter “  bensí di depravata ostentazione  di immonde pulsioni.  Non mi soffermo sulla “ Lectio Magistralis “  di Luxuria ( al secolo  Vladimiro Guadagno ) e di Alberto Bignardi ( presidente di Arcigay di Modena ) in tema LGBT e tanto meno sul video sulla transessualità proiettato dal regista Pierfrancesco Diliberto: ognuno puó immaginare la qualitá e lo stile delle elucubrazioni di questi strani e singolari personaggi. La parossistica esaltazione della sessualità come evidenziato nell’esegesi omosessuale non ha riscontro storico nella storia dell’umanitá nemmeno nell’attivitá degli antichi ieroduli che si consacravano alla dea fenicia Ishtar ( Astarte ) e piú tardi in un tempio Cipriota dedicato ad Afrodite ( Dea dell’amore come per i Romani lo fu Venere Ericina ). In questi casi si trattava di prostituzione sacra e non mai di pianificato abbrutimento di una deviata e proterva omosessualità che neppure la storiografia. dei baccanali orgiastici dedicati a Dioniso attesta. Questa è, alla prova dei fatti, la “ Buona ( pardon ) Porno Scuola “ di Matteo Renzi.

La violenza psicologica fatta ai minori nelle scuole di ogni ordine e grado nell’intento coercitivo di indottrinarli all’omosessualitá ( palese se pur velata da proclami di antibullismo e di antirazzismo ) non pare destare grande indignazione nell’opinione pubblica e nelle famiglie che in pochissime occasioni hanno inscenato proteste davanti alle scuole e mai clamorose adunanze davanti al competente Ministero. Per lo piú si assiste alle solite diatribe da bar o nelle occasioni conviviali di combriccole di avvinazzati. Se poi penso alle incombenti unioni civili tra pederasti e lesbiche, prodromiche all’adozione di bambini – cosa molto desiderata e sollecitata dalle coppie omosessuali – mi pongo la domanda di cosa se ne vogliano fare, queste coppie, di un bambino: mi balena il sospetto che ne vogliano fare l’oggetto di una un’ulteriore sperimentazione della loro omosessualità. ( Criminale pedofilia passivamente accettata nel generale degrado morale, civile ed etico ? ). Nell’Italietta di Matteo Renzi, resa prona ed appecoronata alla babelica Europa, il Grande Affabulatore strumentalizza ogni cosa, ogni piú turpe ideologia come la gender per raccattare consensi al suo potere antidemocratico, liberticida, negazionista di ogni identitá, sia nazionale, storica, o di individuale-naturale bio-genere.

Se pur riconoscendo agli omosessuali il democratico diritto ad esprimere la loro sessualità secondo le proprie tendenze purché con discrezione, riservatezza, senso del pudore e senza invasioni di campo con torbidi fini pedagogici ed antropologici;  il porsi a difesa della salute mentale di bambini e adolescenti, della loro spicificitá psicofisica, della loro connaturata se pur inconscia identità di genere,  il desiderare l’insegnamento scolastico avulso da equivoci morali ma al contrario teso a nobilitare i sentimenti, il riconoscere la famiglia tradizionale costruita sulle affinitá elettive  (composta da un padre e da una madre e dai loro figli, siano pure adottivi ) come unico e solo soggetto giuridico, è indice di omofobia, ebbene, io mi dichiaro totalmente, convintamente, rabbiosamente omofobo.

 

 

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