ITALIANITÁ: I REGISTI DEL DISSOLVIMENTO

L’ideologia perversa dei governi di sinistra che agevolano le cooperative rosse nell’accoglienza  delle orde vandaliche dei migranti negroidi-islamici ( carità pelosa perché interessata da un ritorno economico-politico ); che degradano le nostre cittá in ghetti maleodoranti nei quali regna l’anarchia e la violenza; che promulgano leggi garantiste e minimaliste per  chi delinque e ferocemente  puniscono l’italiano che si difende; che immiseriscono chi è giá indigente ( legge Fornero ) ma ammiccano benevoli alla tracotanza ed alle pretese degli invasori; che non trovano risorse per chi ha perduto il lavoro e la casa ma ne trovano innumerevoli per dare la casa ed il sostentamento al  clandestino negroide-islamico; che condizionano o negano il diritto alla legittima difesa di poliziotti e cittadini fatti oggetto di aggressioni da rapinatori, zingari, orde di vandali immigrati, crea quel senso di insicurezza e di sfiducia che, in un popolo debole, qualunquista e fatalmente rassegnato a subire puó portare astio ed avversione verso la classe politica e le istituzioni. Ne è un esempio il desolante abbandono delle urne elettorali.

I recenti fatti di Gorino, minuscolo paesetto del Ferrarese che bloccando con barricate la strada di accesso  ha di fatto impedito la presa di quel ramo del delta del Po da parte di immigrati clandestini (poco o tanti che siano non ha importanza poiché si tratta sempre di una avanguardia dell’esercito degli invasori ) supportati dalla protervia del Ministro dell’Interno Angelino Alfano e dal suo prefetto responsabile del Dipartimento Immigrazione Mario Morcone, suonano nel cuore e nella mente dei veri italiani come richiamo a riaffermare dignità e fierezza della propria identità. I danni incalcolabili che il Partito Democratico di Matteo Renzi oggi ( ma ieri con i governi Letta e Monti ) sta arrecando alla Nazione in tutti i rami del sociale ( economia, lavoro, sicurezza, istruzione, assistenza e pensioni ) hanno perversa origine nel vasto senso di anti italianità da tempo acclarato dai cedimenti ai diktat del Soviet Europeo ( Bruxelles ) al quale l’Italia ha ceduto la sua sovranità nazionale, e dalle stesse dichiarazioni dei massimi esponenti delle istituzioni ( Laura Boldrini in primis ) sul solco ideologico di Giorgio Napolitano. Emerge quindi l’incontrovertibile ruolo del PD quale traditore politico dell’italianitá.

Alfano e Morcone hanno a tal punto esasperato la loro anti-italianità nel delirio ideologico di un’accoglienza indiscriminata mascherata di buonismo, da insultare la dignità e l’dentitá non in vendita degli abitanti di Gorino (“non sono italiani – vadano in Ungheria da Orban”; dissero) nel goffo tentativo di mascherare il loro proprio sentire di dirompente negazionismo identitario italiano. Accusare a prescindere, insultare dall’alto della loro inviolabilità politica (e personale) chi ha debole voce per opporsi alla tracotanza dei moderni “ Maramaldo “, non avvedendosi tuttavia che il fomite della rivolta serpeggia rabbioso tra le dimore degli “ultimi “!  É trista prerogativa dei despoti ma anche degli italici burocrati asserviti alla scricchiolante babelica Europa! I Gorinesi forse nemmeno del tutto consapevoli dell’importanza storica del loro gesto ma certamente consci della irrinunciabilità della loro identità e dignità di veri italiani, hanno scosso le coscienze dormienti e l’apatia dei tanti afflosciati nel qualunquismo e nel fatalismo indotti dal malgoverno dei “progressisti “. Sia onore a quella terra Ferrarese che pur nella modestia di un piccolo borgo ha generato tanta fierezza, sia onore a quel Parroco che l’ha supportata senza tentennamenti.

L’invasore negroide-islamico che deturpa e degrada le nostre cittá, che umilia la nostra cultura, la nostra storia e la nostra identitá in un crescendo di arroganza e di protervia nell’accampare diritti assurdi e nel disconoscere doveri sacrosanti, cosí sancendo il fallimento dell’integrazione razziale, deve essere fermato. Ne va della nostra sopravvivenza come realtà storica giudaico-cristiana, della nostra millenaria cultura, delle nostre conquiste democratiche, della nostra società liberale. La storia dei popoli insegna che sempre ed ovunque le invasioni furono contrastate e respinte con le armi e non mai con l’equivoco ed ipocrita proporsi di teoreti declamanti società multietniche e multiculturali, o con il codardo salmodiare dei farisei. Gli Inglesi, con Brexit hanno proposto una strada, gli Ungheresi con Orban ne hanno segnata un’altra, gli Stati del Patto di Visegrad stanno per proporne una terza; l’implosione della Unione Europea è all’orizzonte: acceleriamone l’abbrivio con buona pace dei sognatori fasulli come Altiero Spinelli, dei teoreti utopici del meticciamento etnico-culturale ad opera dell’orda negroide-islamica (secondo le ipotesi di Nikolaus Kalergi), dei lucomoni progressisti e neo-illuministi nostrani. Costoro,  in modo petulante ed ossessivo si appellano all’Europa per trarli d’impaccio da una situazione da loro stessi creata (non scordiamo le vanterie di Angelino Alfano sul salvataggio di vite umane ad opera di Mare Nostrum) e che sono incapaci di controllare e si lagnano per l’aiuto negato e per le frontiere chiuse che riducono l’Italia ad un enorme asociale venefico campo profughi. Gli Stati Europei, danneggiati dalla becera politica di Matteo Renzi e compagni di merenda, velatamente dicono: “li avete voluti i clandestini? Ora teneteveli !.” Apriranno gli occhi gli italiani o ancora daranno fiducia e suffragio al PD e accoliti? Fino a quando dovremo sopportare le smorfiette della logorroica Valentina Castaldini che in una interminabile proluvie verbale televisiva vorrebbe oscurare l’altrui divergente pensiero, e il severo cipiglio di Emanuele Fiano che evoca procedimenti giudiziari per incitamento alla sedizione per chi auspica cittadini e forze dell’ordine dissociati dalla follia renziana dell’accoglienza indiscriminata e perdurante?

Non rimane che confidare in una rapida caduta del governo dell’abusivo Presidente Matteo Renzi e in un altrettanto rapido disfacimento dei partiti della Sinistra Italiana, consapevoli che solo il blocco indiscriminato all’invasione negroide-islamica ci puó dare certezza sul perdurare della nostra identitá, della nostra cultura, delle nostre conquiste liberali e democratiche. Abbiamo i mezzi e la forza per farlo solo che lo volessimo: non ci mancano i sistemi satellitari e i droni per sorvegliare le nostre coste, non ci mancano i mezzi aereo-navali per pattugliare i nostri mari. Accogliamo pure con fraterna solidarietà i cristiani di ogni etnia, indipendentemente dal colore della pelle, che fuggono da guerre e persecuzioni, ma rispediamo al mittente chiunque clandestinamente ponga piede sul territorio italiano sia per mare che per terra. Operiamo capillari ripetuti rastrellamenti su tutta la nostra terra onde raccogliere le orde dei vandali e ricollocarli nei rispettivi paesi d’origine se con questi abbiamo in essere accordi sul rimpatrio coatto, altrimenti utilizziamo i loro stessi natanti rabberciati alla meglio per trasportarli al limite delle acque internazionali a ridosso delle coste libiche. Questo ci consentirebbe di recidere molte delle metastasi del cancro islamico. Indaghiamo penalmente cooperative e privati che ospitano clandestini ipotizzando reati quali: favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, falso ideologico, falso iun atti d’ufficio, evasione fiscale, truffa ai danni dello Stato, occupazione e danneggiamento di proprietá pubbliche e private, carcerando e obbligando dirigenti e collaboratori a rifondere i danni a Stato e privati.

Riappropriamoci della sovranità nazionale sciaguratamente ceduta all’Unione Europea e ai burocrati di Bruxelles e, se serve, cambiamo davvero la nostra obsoleta Costituzione nata in un periodo storico del tutto diverso dal presente, rifondando la Repubblica Italiana in uno stato neutrale, libero e indipendente, sul modello Svizzero.

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